Nel cuore agricolo del Mississippi, un tir carico di primati destinati alla sperimentazione scientifica ha perso il controllo sull’Interstate 59, riversando il suo contenuto sull’asfalto. Le gabbie, divelte dallo schianto, hanno lasciato campo libero a un gruppo di macachi rhesus infetti, fuggiti tra le sterpaglie di Jasper County. Tre esemplari sono riusciti a far perdere le tracce. Uno di loro, secondo le ultime comunicazioni ufficiali, non è stato ancora individuato. I rischi? Potenzialmente gravi: i primati potrebbero essere portatori di agenti patogeni come Covid-19, herpes B e virus dell’epatite C.
Ricerche febbrili tra radure e boscaglia: la popolazione invitata a non avvicinarsi
L’allarme è scattato subito dopo l’incidente. Agenti della contea, biologi esperti in fauna selvatica e operatori specializzati nella cattura di animali da laboratorio si sono riversati nella zona. Le autorità, tramite un messaggio diffuso con urgenza, hanno chiesto ai residenti di non tentare alcun approccio con gli animali in fuga. I macachi sono descritti come potenzialmente aggressivi, capaci di reazioni imprevedibili, soprattutto se spaventati. La densità della vegetazione e i percorsi poco battuti della zona ostacolano le ricerche, trasformandole in una vera e propria corsa contro il tempo.
Perché i macachi rhesus sono così centrali nella ricerca scientifica?
Dietro il trasporto di questi primati si nasconde l’enorme domanda che la scienza medica continua a nutrire nei confronti della specie. I macachi rhesus condividono oltre il 90% del patrimonio genetico con gli esseri umani, rendendoli ideali per lo studio di malattie infettive, neurodegenerative e per lo sviluppo di vaccini. I dati del National Institutes of Health lo confermano: circa il 75% dei primati impiegati nei laboratori statunitensi appartiene a questa specie. E non si parla solo di strutture pubbliche: anche colossi privati, come i laboratori legati a Elon Musk, utilizzano questi animali nei propri esperimenti.
Il precedente dimenticato: la fuga di massa in South Carolina
Non è la prima volta che episodi simili scatenano il panico. Nella primavera scorsa, dal centro di ricerca Alpha Genesis, in South Carolina, sono evase ben 43 giovani femmine di macaco. L’incidente, dovuto a un errore umano, ha spinto le autorità locali a lanciare un’allerta immediata, invitando la cittadinanza a restare chiusa in casa. Alcune di quelle scimmie non sono mai più state localizzate, alimentando il dibattito su sicurezza e controllo nei centri di sperimentazione animale.
 
			



