Un paesaggio da cartolina, acque turchesi incorniciate da foreste lussureggianti, il profilo elegante di una nave da crociera all’orizzonte. Tutto suggeriva un soggiorno idilliaco. Ma su Lizard Island, paradiso tropicale al largo del Queensland, l’illusione si è sgretolata nel silenzio. Il corpo senza vita di una donna di 80 anni è stato ritrovato tra la vegetazione dopo essere stata dimenticata sull’isola. La nave era già sparita all’orizzonte.
Un’escursione tra i coralli che finisce in solitudine
Salpata da Cairns con un itinerario pensato per far scoprire gli angoli più remoti dell’Australia nord-orientale, la nave offriva un’esperienza intima e riservata: 120 passeggeri, 46 membri dell’equipaggio, comfort da boutique hotel galleggiante. Lizard Island, prima tappa del viaggio, è un gioiello della Grande Barriera Corallina, frequentato da amanti dello snorkeling e dei percorsi naturalistici. L’anziana donna, il cui nome non è stato ancora diffuso, aveva partecipato a una delle escursioni organizzate a terra. Qualcosa, però, è andato storto. Il gruppo è rientrato a bordo, la nave ha ripreso la navigazione. Lei è rimasta indietro, sola.
Nessuno si accorge della sua assenza per ore
Solo quando il mare separava ormai in modo irreversibile la crociera dall’isola, qualcuno dell’equipaggio ha notato che mancava all’appello. Erano già le 21:00. Il comandante ha informato le autorità australiane e attivato le ricerche. La polizia del Queensland e l’AMSA (Australian Maritime Safety Authority) si sono coordinate in una corsa contro il tempo. Ma la speranza si è infranta all’alba di domenica: il corpo della donna è stato individuato in un’area interna dell’isola. Nessun segno di violenza, nessuna indicazione di aggressione. Solo una solitudine letale.
Un vuoto nei protocolli che solleva interrogativi
L’aspetto più inquietante non è tanto la morte – per quanto tragica – quanto l’assenza di controlli che avrebbero potuto evitarla. Com’è possibile che nessuno abbia verificato il rientro di ogni escursionista? Come può un passeggero scomparire senza che nessuno se ne accorga per un’intera giornata? Queste sono le domande che accompagneranno l’indagine interna avviata dalla compagnia di crociere, mentre la nave, ora in rotta verso Darwin, sarà oggetto di interrogatori da parte degli investigatori.
Lusso, esclusività e una falla imperdonabile
L’imbarcazione coinvolta non è un colosso da turismo di massa. È un elegante vascello concepito per itinerari d’élite, pensato per offrire un contatto privilegiato con la natura australiana. Ogni cabina costa quanto un’auto di fascia alta. Il viaggio – venduto per cifre che sfiorano i 45 mila euro – prometteva esperienze irripetibili, ma ha lasciato una scia di dolore e sconcerto. L’amministratore delegato della compagnia ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime “profondo cordoglio” e annuncia collaborazione con le autorità locali e con i familiari della vittima.
Mentre la vicenda continua a scuotere l’opinione pubblica, resta sospesa una domanda che pesa come un macigno: in un contesto dove ogni dettaglio è calibrato al millimetro, come può una persona scomparire in silenzio, nel cuore di una vacanza progettata per essere perfetta?
 
			



