La tanto temuta scadenza del 1° novembre non porterà le conseguenze annunciate per migliaia di automobilisti romani. Niente sbarramenti ai varchi della ZTL Fascia Verde: i diesel Euro 4 e 5 potranno continuare a circolare. Un cambio di rotta, ormai ufficiale, che cancella le restrizioni introdotte dall’ex amministrazione regionale. La delibera della Regione Lazio, oggi guidata da Francesco Rocca, non lascia spazio a dubbi: nessun blocco, ma nuove strategie per tutelare l’ambiente senza affondare la mobilità urbana.
Un dietrofront calcolato: Roma rinuncia ai divieti generalizzati
Le pressioni sociali e le evidenze tecniche hanno spinto l’amministrazione a rivedere un approccio considerato troppo rigido. Il Comune aveva già sollevato dubbi, preparando il terreno per una deroga che oggi si concretizza in un aggiornamento ufficiale del Piano della Qualità dell’Aria. Non si tratta di un “via libera” sconsiderato, ma di un allentamento condizionato: Roma dovrà adottare contromisure all’altezza, capaci di compensare l’assenza del divieto con azioni altrettanto incisive sul fronte ambientale.
Addio alle sanzioni automatiche, ma resta l’obbligo di intervento
I varchi elettronici non verranno disattivati, ma perderanno temporaneamente la loro funzione punitiva. Chi transiterà con un Euro 4 o 5 non riceverà multe. Il prezzo di questa tregua, però, sarà l’adozione di misure alternative. Stop alla retorica delle deroghe individuali: la Regione non considera il sistema Move-In un’alternativa efficace. Servono soluzioni tangibili, condivise, e soprattutto misurabili in termini di impatto ambientale.
Riscaldamenti sotto esame: tagli alla stagione termica per ridurre gli ossidi di azoto
L’assessorato capitolino all’Ambiente punta dritto sul risparmio energetico domestico. Invece di penalizzare chi guida, l’obiettivo si sposta sugli impianti di riscaldamento. Accorciare di tre settimane la stagione termica e ridurre di un’ora al giorno il funzionamento delle caldaie pubbliche e private dovrebbe, secondo le stime, eliminare oltre 100 tonnellate di ossidi di azoto. Parallelamente, si rafforzano le azioni sulla qualità dell’aria: nuove piantumazioni urbane, lavaggi stradali mirati e utilizzo di vernici fotocatalitiche sono le carte messe sul tavolo dal Comune.
Fondi per il risanamento ambientale: 25 milioni in arrivo
Roma e la Valle del Sacco potranno contare su un piano di investimenti cofinanziato con il ministero dell’Ambiente. Venticinque milioni di euro che verranno ripartiti per rinnovare il parco veicolare commerciale (10 milioni), ampliare le reti ciclopedonali (10 milioni), sostituire vecchie caldaie a biomassa (4 milioni) e promuovere una nuova cultura ecologica con campagne di sensibilizzazione (1 milione). Una strategia a più livelli che mira a risultati duraturi, anziché provvedimenti spot.
Una linea condivisa: salvaguardare l’aria senza penalizzare i cittadini
Francesco Rocca parla di equilibrio. Il suo intervento punta a evitare colpi duri a chi si sposta per lavoro o necessità familiari. Una visione condivisa da Elena Palazzo, assessora regionale all’Ambiente, che ribadisce la necessità di passare da divieti punitivi a soluzioni strutturali. Anche l’amministrazione capitolina, attraverso l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, sottolinea il senso di responsabilità con cui è stato gestito il confronto: il Comune aveva chiesto una proroga limitata ai diesel Euro 3 e alle benzina Euro 2, supportata da un piano concreto. Oggi quell’accordo diventa realtà.
 
			



